Storia del Rosario
Sac. Antonino La Mela
Casa del Fanciullo “Maria SS.
Del Rosario” Adrano
Notizie e ricordi
Dedica
Dedico
questo notiziario al Rev.mo Canonico Salvatore Guzzardi ed al Rev.mo
Don Pietro Sicurella affinché la loro anima di apostoli possano
continuate l’opera del Rosario.
Anno
1970 Sac. Antonino La
Mela
Introduzione
La mia
attività esterno, credo , sia terminata, sia l’età, sia la salute mi
consigliano di passare questi ultimi giorni di mia vita nella
riservatezza, dedicando il tempo alla preghiera ed alla meditazione.
In questo stato di inattività esterna mi ha sorpreso qualche mese
addietro il Rev.mo Padre Sicurella Pietro, nuovo direttore dell’
Opera del Rosario, il quale mi ha detto fraternamente: “Perché non
scrivere la storia del Rosario? Lasci questo ricordo come segno
della benevolenza della SS. Vergine verso i fanciulli ed i giovani,
passati da questo luogo negli anni più belli della loro vita”.
E’
quello che mi sono proposto di fare; per rendere più interessante
questo volumetto ho voluto inserire il diario compilato giorno per
giorno, dal
Questo
volumetto, che non ha pretese editoriali e tanto meno pretese
letterarie, viene offerto ai benefattori del Rosario e in modo
particolare ai concittadini tutti affinché ricordino che l’Opera Del
Rosario merita di essere aiutata, essendo destinata alla Formazione
Cristiana dei fanciulli e della gioventù di Adrano.
Casa Del
Fanciullo Maria Santissima del Rosario
Via S.
Pietro, 144
95031
Adrano (Catania)
conto corrente postale 16/7653
Prologo
In tempi
di molte sofferenze e di molta confusione di idee, in seguito allo
stato di emergenza e della invasione anglo-americana, regnando Pio
XII Sommo Pontefice e Carmelo Patanè arcivescovo di Catania, oggi
festa di Cristo Re, Domenica
“A Dio
solo, l’onore e la gloria”
Dedica scritta su pergamena, rinchiusa nella prima pietra e posta nelle fondazioni del muro prospiciente il cortile della Pretura, precisamente nel centro corrispondente al cancello di mezzo, tra l’entrata al cinema e l’entrata comune. Con tale notizia possiamo dividere in tre parti questi brevi cenni sulla storia della CASA DEL FANCIULLO MARIA SS. DEL ROSARIO.
1)
Il
Rosario prima della 2^ guerra mondiale – e durante la 2^ guerra
mondiale.
2)
La
ricostruzione
3)
La
vita interna del Rosario.
I PARTE
Il
Movimento giovanile e di oratorio sino all’anno 1924, era accentrato
in Chiesa Madre e portava il ti titolo “S. Vincenzo Martire”; il
Canonico Alì Pietro ne era Assistente Ecclesiastico, Paratore
Nicolò, il Presidente, Furgone Giuseppe Vice Presidente. Prima che
fosse costruita la Canonica il locale era del tutto inadatto. Si
provava ogni tanto di adattarsi nei locali di S. Francesco: in
questo luogo avevano lavorato a lungo con i fanciulli ed i giovani
il Canonico Salvatore Raspante ed il Sac. Carrà Giuseppe – sempre
alle prese con i locali inadatti, a quel tempo, ed in continuo
contrasto con i proprietari confinanti con i terreni coltivati ad
ortaggi. Sotto la Direzione del Canonico Raspante e nell’ambiente
accennato è germogliata la vocazione al sacerdozio del Sac.
Marzo
1925
La messa
sociale dell’Oratorio viene celebrata al Rosario. I primi interventi
sono pochi: Cola Dell’Erba, Peppino Dell’Erba, Peppino di Cosimo,
Cantone Eustachio, Giovannino Alì, Turiddu Dell’Erba, Rocco
Rapisarda.
Ottobre
1925
La sede
sociale della gioventù cattolica, nomate tra
Il
cortile del Convento S. Domenico, prospiciente via Cardillo, un
tempo luogo di ricreazione per i frati domenicani, passato al
demanio dello Stato e quindi divenuto proprietà del Comune di
Adrano, era stato diviso in più parti de venduto per abitazione – il
tutto cinque lotti per mq. 2000 circa. Una finestra della Sacrestia
della Chiesa era prospiciente a tale cortile. Venivano già scavate
le fondamenta per le abitazioni. Una mattina il canonico Bascetta
Vincenzo, che tanti piccoli braccianti sollevò dalla miseria e dalla
indigenza, innalzandoli a piccoli proprietari, venuto al Rosario per
una visita di amicizia al rettore, guardando dalla finestra, uscì
con questa spontanea frase: “Questo è il cortile dei Ragazzi!” cui
il rettore di rimando: “Se riusciremo ad averlo – ne pagherà
l’acquisto?”. “Sì?, risposte padre Bascetta, do la parola, sino a
lire centomila Ve le darò”.
In quel
tempo
1927 –
Ottobre 1 – 2 – 3.
Si dà
principio al culto di S. Teresa del Bambino Gesù di cui si dà
incarico al pittore concittadino Angelo La Naia per l’esecuzione di
un quadro.
1928
Inaugurazione solenne dell’Oratorio Festivo “Maria Santissima del
Rosaio” con la benedizione di S. E: Monsignor Emilio Ferrais
ausiliario di Catania. In cortile si dà il dramma “Il Figliol
Prodigo”; si ascolta il discorso inaugurale del Sacerdote Pennini
Francesco.
26
–Agosto
27 -
28 – 29 –
Giornate
di ringraziamento in onore di S. Teresa del Bambin Gesù.
Inaugurazione del quadro eseguito dal pittore Angelo La Naia
benedetto dal Canonico Zammataro Nicolò, per incarico del Reverendo
Prevosto Branchina Pietro. Predica il triduo ed il panegirico il
Sacerdote Alfio Calcagno da Trecastagni. Essendo podestà di Adrano
il dottor Vito Miraglia, in ottemperanza alle disposizioni dei Patti
Lateranensi, la Chieda del Rosario, ex domenicana, ebbe restituiti
dal Municipio i locali della canonica attuale (i locali al
pianterreno prospicienti la Pretra, metà del terrazzino della
Pretura e la case del custode della Pretura, sita all’angolo dello
stesso cortile a sinistra entrando nei locali attuali). In compenso
di questa casa del custode della Pretura, la Chiesa del Rosario
cedette allo stesso custode, per abitarvi, metà del fabbricato, come
oggi si presenta, a pianterreno del detto Cortile a ridosso della
Chiesa. Questo fabbricato era stato realizzato a favore del Rosario
per opera dell’Ente Comunale di Assistenza, in occasione di aiutare
gli operai disoccupati. Qui si inserisce il Regio Decreto n. 426
riguardante il riconoscimento della personalità giuridica della
Chiesa ex- conventuale di S. Domenico in Adrano. Nr. 426 – Regio
Decreto