Storia del Rosario - 5
Parte III
Domandate alla
gioventù del Rosario passata recente e nuova se ha conosciuto un
solo giorno di malinconia frequentando i nostri locali, vivendo la
nostra vita di famiglia. Basta elencare i luoghi e i tempi delle
passeggiate per smentire le loro supposizioni: Casotte, Mura
Ciclopiche, Rocca Giambruon, Ponte dei saraceni, Grotta del Tesoro,
Fontane degli dei palici,Ricerca della pietra Sicana, Sedili delle
Muse nel letto del Simeto, le Favare, Necropoli di Simezia, ricerca
dlle mura di Innessa, Muro rotto, Sciarone, Castello di Carcaci,
Castello Mondava, Cavaliera, Ragona, Guartallaro, Barcavecchia,
Piatta Banda, Pompeiano, Don Carlo, Cardoneta, Grotta Fumata, Spanò,
Porcello, Ferrara, Cavallaccio, Fontana di Paradiso, ecc..
Località
montane:Ruvolita., Passo zingaro, Nonte Turchio, M. Minardo, M.
Gallo, Monte tr Fratelli, M. Intraleo, Grotta delle colombe, Dieci
Salme, Pometi, Grotta degli Archi, Feliciosa, Calabrese, Scolaro,
Marina, Boschetto, Bosco Ciancio, Piano della Altalena, ecc…
Torniano con
nostalgico ricordo ad alcune passeggiate classiche e tramandate ai
posteri per le loro caratteristiche.
Casotte: Lunedì
di Pasqua; territorio di Randazzo a circa
Partenza:
Domnica dopo i “Diavolazzi” e ritorno nella giornata di martedì. Era
in programma una scorpacciata di ricottaa presso l’armento più
vicino.
Calabrese: Oggi
strada comoda, ma poco tempo addietro trazzera pietrosa,
difficoltosa anche per gli asini; proprietà del socio Peppino
Ciancio. Per generosa concessione dei sui genitori soggiornammo lì
per due settimane. La località si raggiungeva a piedi con addosso il
proprio bagaglio.
Giunti sul
posto si sorteggiavano i posti per il riposo e si andava fra
i castagni a racimolare paglia e felci per formare un comodo
pagliericcio. Spontaneamente tutti i convenuti stabilivano la
comunità dei beni: pane, pasta e companatico; è da ricordare una
pentola di acciughe sott’olio a cui tutti attingevano secondo
l’appetito. I vari servizi: cucina, pulizia, spaccar legna, erano
divisi a turno tra i presenti. La luce era approntata da lucerne ad
olio; dopo cena si formava una processione afil aindiana e con a
capo un giovane con una lucerna appesa ad un bastone si andva nel
bosco recitando il santo Rosario e intercalando pensieri religiosi o
letterari, o ascoltando fra le allegre risate le perfette imitazioni
dipersonaggi fatti da Peppino dell’Erba.
Grotta degli
Archi
Si sceglieva
una serata di luna piena, con marcia di avvicinamento nelle ore
pomeridiane si raggiungeva una località prestabilita: Marina in casa
Corsaro, o in casa dell’Ing. Paratore, o allo Scolaro, si partiva a
mezzanotte. Raggiunt Passo Mirto (alle ore quattro circa), si
consumava an’abbondante colazione. Da questo passo un gruppo si
distaccava per esplorare la “tacca” della neve per il rifornimento
idrico. Raggiunta la tacca, bisognava distendersi a marca frontale
per trovare il sentiero che portava alla grotta degli archi. Quis si
passava la giornata e dopo il pranzo si ritornava agli alloggi
passando per Intralio e Monte tre Fratelli.
Località
interne Visitate
Agrigento,
Siracusa, Augusta, Gela, Caltanissetta, Santuario del Tindari, Villa
S. Giovanni, Cefaù, Palermo, S. Giovanni la Punta, S. Gregorio,
Acireale, Giarre, Taormina, Naso, Catania, Paternò, Acitrezza,
Valverde, Linguaglossa, Etna, Napoli, Roma,
Catania:
Visita a S.
Agata- Gruppo Femminile “Divino Amore”.
Bei tempi
davvero! La circum.etnea con lire
Inseriamo qui
qualche notizia sull’apostolato femminile.
In un tempo di
carenza di sacerdoti, il sacerdote La Mela Antonino fu incaricato di
iutare il canonico Bascetta nella chiesa di S. Leonardo; trovandosi
in questa chiesa bene sviluppata la scuola di catechismo per le
fanciulle, le dirigenti vollero fondare l’associazione femminile di
Azione Cattolica intitolata a S. Teresa del Bambino Gesù. Nel mese
di maggio, per dare il tempo necessario alle fanciulle di trovarsi a
scuola in orario, per taleassociazione veniva celebrato di buon
mattino il mese in onore della SS. Vergine nella Chiesa del Rosario.
L’orario mattiniero dava la possibilità a molte fanciulle anche
residenti lontano d’intervenire a tale sacra funzione, Durante il
tempo di guerra tale apostolato fu in parte sospeso.
Termina la
guerra il canonico Bascetta ritornò nella sua completa attività a S.
Leonardo. Frattanto si era ricostituita al Rosario l’associazione
dei fanciulli cattolici; questi si riunivano tutte le domeniche per
l’istruzione catechistica; un gruppo di essi veniva accompagnato
dalle sorelline le quali ascoltavano l’istruzione. Una domenica le
bambine furono invitate ad andare nella loro parrocchia perché
questa era la chiesa frequentata dai ragazzi; ma loro sisposero:
“noi non andiamo in nessuna parrocchia e vogliamo venire qua”. La
domenica successiva vennero più numerose e così per le altre
domeniche. Fu rivolto l’invito s tutte di andare in parrocchia ma la
risposta fu uguale alla primal Ci sembrò un segno della Madonna che
volesse anche un gruppo femminile ad onorarla in questa chiesa e
allora si fecero venire di pomeriggio per l’istruzione. Nel giorno
dellìImmacolata del 1947 il gruppo femminile delle fanciulle fu
consacrato alla Madonna e così ebbe origine il “Gruppo Femminile
DIVINO AMORE” formato da circa 70 bambine. Così il 2 febbraio del
1948 si potè effettuare un pellegrinaggio a S. Agata e vi
parteciparono molte bambine e fanciulli.
Altre
iniziative effettuate con ottimo successo: dopo scuola gratuito,
preparazione alla scuola media, corsi scolastici popolari, scuole di
taglio, opere caritativea favore dei bisognosi.
Il gruppo
femminile ha raggiunto a piedi in vario tempo il Ponte dei Saraceni,
le sorgenti delle Favarem i Sedili delle Muse al Simeto, Il ponte di
ferro, Pompeiano, Ragona; in una di tali gite si è raggiunto il
numero di 115 fanciulle e giovanette; si ricorda ancora dalle
intervenute la celebrazione della S. Messa presso l’agrumeto del
Cav.Francesco Sanfilippo in contrada Mandorleto. Le giovanette si
sono distinte nel preparare la Befana per le persone bisognose
raccogliento generi alimentari e vestiario; in occasione del
terremoto della Valle del Belice furono allestiti 40 pacchi di
vestiario nuovo, il tutto consegnato dallo scrivente al Comitato
della Croce Rossa di Palermo per i terremotati; fu ancora spedita
una buona somma per aiutare i bisognosi rimasti nella miseria.
La vita di
formazione cristiana è stata espletata con la scuola di religione e
con l’insegnamento della dottrina cristiana imartita alle piccole
anche in preparazione della Prima Comunione e Cresima Una
cura particolare il gruppo femminile ha avuto per i fanciulli
cattolici divisi in fiamme: Bianche, Verdi e Rosse; questi fanciulli
hanno ricevuto ul’educazione cristiana appropriata alla loro età,
passando poi alla sezione aspiranti ed ai
soci di gioventù cattolica queste anime hanno formato i
migliori nostri giovani. Anche questo sodalizio ha contribuito in
vario modo alla realizzazione del nuovo Rosario.
Palermo:
Gita di tre
giorni organizzata dai giovani in comune con il gruppo Femminile.
Per raggiungere più presto la città si scelse la via Nicosia-Cefalù,
molto maleggevole poiché vi erano tratti non asfaltate e con
scarpate pericolose, ma per la bravura dell’autista Maria, tutto
andò bene.
A Cefalù
visitammo la bellissima cattedrale; a Palermo: la Cappella Palatina,
la Cattedrale, la chiesa degli Eremiti, Il politeama, la Villa
Giulia e tutta la città in lungo e in largo. Giunti all’Ucciardone,
l’autista fermò la macchina, e lesse ad alta voce la scritta
scolpita sul frontone (a cui fecero coro tutti i gitanti). “Fui
quantu poi, ma sempri cca t’aspettu”. Resta indimentibaile la visita
alla grotta di S. Rosali sul Monte Pellegrino e la visita alla
meravigliosa Cattedrale e all’impareggiabile Chiosco di Monreale.
Napoli 5
agosto1962.
Questa gita fu
sognata dai giovani per ben tre anni poiché bisogno raggiungere la
somma di L. 180.000. Finalmente nel pomeriggio del 5 agosto 1962,
assieme al gruppo Femminile (eravamo 75), si partì per Napoli.
Le peripezie della notte
rimangono tra le avventure non più dimenticate. Ad Amantea di fatti
si intraprese una strada errata e fu la SS. Vergine che ci liberò da
pericoli impensati. Paestum fu raggiunta nel tardo pomeriggio. A
Salerno si pernottò felicemente ed il 7 agosto a Pompei fummo
tutti all’altare della SS. Vergine con una comunione proprio
generale. Pompei vecchia ci ha lasciato tanti bei ricordi. Napoli fu
girata in lungo e in largo: Catedrale di S. Gennaro, Castello
dell’Ovo, Giardino zoologico, Acquario, Campo sportivo, Vomero,
Camaldoli, Villa, Ecc… la gita durò otto giorni; nell’ultima
giornata i gitanti furono lasciati liberi; alcuni andarono a
Caserta, altri a mare,
il vento non permise di andare a Capri; altri ancora organizzarono
un pranzo comunitario.
L’avventura di
Napoli non termina qui. Infatti partiti dalla città a notte
inoltrata, la stanchezza ci fece precipitare in un sonno profondo e
questo impedì di leggere la segnaletica stradale; anche l’autista
avrà avuta alquanta sonnolenza, poiché al mattino ci trovammo col
mare a sinistra producendo in noi meraviglia. Ma tale meraviglia
svanì quando entrammo nella città costiera di Rossano-Calabro:
invece del Mar Tirreno avevamo raggiunto il Mare Ionio. Questo
secondo errore andò in meglio poiché ci permise di vedere il
paesaggio della Sila, Cirò, Crotone e Catanzaro lido.
1° Calcio.
In questo
capitolo di “Vita Allegra” sarebbe opportuno parlare dello sport e
specialmente di quello preferito dai nostri giovani, il gioco del
pallone, ma ci si dovrebbe dilungare molto; accenniamo solamente ai
vari e vivaci tornei tra squadre di calcio cittadine con la
conquista di varie coppe di 1 e 2 grado messe in palio: la squadra
di calcio “Adrano”, è stata a varie riprese rinvigorita dai nostri
migliori calciatori: ricordiamo: Pierino del Bene che ha fatto parte
di squadre nazionali di serie A.
Ecco come
Pierino sintetizza la sua carriera “Gran merito ha avuto la vita
Rosariana nella formazione della mia attività calcistica. Essa è
nata nel campetto del Rosario, sott lo stimolo delle contiune
bataglie sportive contro l’Associazione S. Francesco; mi sono messo
in luce tanto da passare all’Adrano. Nel ’53 il gran volo al Napoli
fra campioni del calibro di Amodei, Bugatti, Vinicio, Vitali, Del
Vecchio, Pesio, ecc… Ho avuto molte richieste, e poiché provenivo
dalla gavetta, come suol dirsi, i dirigenti hanno voluto sempre
tenermi a Napoli, dove negli anno 55-56-57m ho assaporato la gloria
del titolare.
Il calciatore
da 6.ooo.ooo milioni (tanto mi avevano cimprato dall’Adrano), era
riuscito a togliere il posto in squadra a Greco e solo per un triste
infortunio ho dovuto mitigare la mia piena attività. Ho preferito
quindi alle grandi squadre, quelle di provincia. Con tutto ciò nelle
stagioni 60-61, ho disputato due magnifici campionati nell’Udinese
in serie A. Per contrasti con l’allenatore sono passato al Vares ove
nel 63 facemmo una grande scalata dalla C alla B. A questo punto;
gli anni, il matrimonio e la realtà della vita mi hanno dissuaso a
dedicarmi a cose più consistenti. Nella Cremonese, in serie C
l’ultimo canto del cigno e poi, l’addio al calcio.
Questa rivista
di “vita allegra” non farà credere ai nostri amici che la vita al
Rosario sia tutto gioco e divertimento. La formazione cristiana è
svolta nella pratica dei seguenti articoli: scuola di religione,
dialoghi formativi, conferenze istruttive su argomenti letterali,
relisiosi morali (spesso tenuti dagli stessi soci), I Migliori temoi
vengono raccolti e conservati accuratamente.
2° EUCARESTIA
La devozione
alla S. Eucarestia è la base di tutta la formazione di un cristiano
e particolarmente dei giovani di azione cattolica. Le pratiche
particolari devote dei Rosariani sono le seguenti:
1.
S.
Messa celebrata in forma comunitaria e secondo le riforme liturgiche
attuate di volta in volta.
2.
I
primi venerdì del mese.
3.
Via
Crucis nel tempo di quaresima.
4.
Prima
comunione con preparazione adequata remota e prossima; secondo il
numero dei comunicandi (fanciulli e fanciulle) si è tenuta anche tre
volte l’anno: Pasqua o Giovedì Santo, a chiusura del mese di maggio
e per il Corpus Domini.
5.
Nel
Giovedì Santo, visita a Gesù Eucaristico nelle varie chiese.
6.
Prima
della formazione delle Parrocchie, nella nostra chiesa si teneva la
preparazione alla Cresima.
Dall’amore alla
SS. Eucarestia è sgorgato nei giovani l’amore per i bisognosi e
difatti duratnte la Presidenza dei giovani Maccarrone Stefano e
Fallica Placido, ispirati da Federico Ozanam, fu fondata al Rosario
“la Conferenza di S. Vincenzo dei Paoli” che dopo qualche anno, per
un maggiore incremento, fu trasferita in Chiesa Madre.
3° - SS.
Vergine
Tutta l’azione
della Casa del Fanciullo”Maria SS. Del Rosario” è concentrata in
onore alla Madonn, FFINCHè LA ss. Vergine sia il faro luminoso per i
Rosariani in tutta la vita e passaporto sicuro per l’eternità.
Il mese di
Maggio con grande devozione, frequentato da moltissimi fanciulli e
fanciulle, che attratti da un ricordino loro promesso (a fine mese)
onorano la SS. Vergine con affetto. Al mattino S. Messa del gruppo
femminile, clebrata in orario che faciliti l’ingresso a scuola
regolarmente, è frequentata da centinai di ragazze.
Mese di
Ottobre: La S. Messa vespertina è allietata dai canti liturgici e
seguiti all’unisono dalla gioventù maschile e femminile.
2) Primi sabati
del mese.
3) Ogni sabato,
ad ora comoda, recita in comune del S. Rosario, canti e benedizione
eucaristica; letture ricavate dall’Antico e dal Nuoovo Testamento
con appropriato commento.
4) Visita ai
santuati dedicati alla SS. Vergine.