Storia del Rosario - 5

Parte III

 Vita interna del Rosario

 Eucaresta, SS. Vergine, Papa e Vita allegra.

 Incominciamo queste note sulla vita del Rosari dall’ultimo temoa “Vita Allegra” e ne diciamo subito il perché. Tanta gioventù ha dell’azione cattolica ed in genere della gioventù Cattolica un’idea troppo errata: crede che la gioventù delle nostre associazioni, tanto maschili che femminili, come tanti musoni, cosparsi di tristezza e malinconia; la gioventù di oggi (smarrita e senza ideali) pensa che la recita del S. Rosario, la Comunione frequente, la stessa Confessione, intistiscano l’anima e che frequentando la chiesa si diventi amorfi ed estranei alla vita moderna e cittadina: niente di più errato.

Domandate alla gioventù del Rosario passata recente e nuova se ha conosciuto un solo giorno di malinconia frequentando i nostri locali, vivendo la nostra vita di famiglia. Basta elencare i luoghi e i tempi delle passeggiate per smentire le loro supposizioni: Casotte, Mura Ciclopiche, Rocca Giambruon, Ponte dei saraceni, Grotta del Tesoro, Fontane degli dei palici,Ricerca della pietra Sicana, Sedili delle Muse nel letto del Simeto, le Favare, Necropoli di Simezia, ricerca dlle mura di Innessa, Muro rotto, Sciarone, Castello di Carcaci, Castello Mondava, Cavaliera, Ragona, Guartallaro, Barcavecchia, Piatta Banda, Pompeiano, Don Carlo, Cardoneta, Grotta Fumata, Spanò, Porcello, Ferrara, Cavallaccio, Fontana di Paradiso, ecc..

 

Località montane:Ruvolita., Passo zingaro, Nonte Turchio, M. Minardo, M. Gallo, Monte tr Fratelli, M. Intraleo, Grotta delle colombe, Dieci Salme, Pometi, Grotta degli Archi, Feliciosa, Calabrese, Scolaro, Marina, Boschetto, Bosco Ciancio, Piano della Altalena, ecc…

 

Torniano con nostalgico ricordo ad alcune passeggiate classiche e tramandate ai posteri per le loro caratteristiche.

 

Casotte: Lunedì di Pasqua; territorio di Randazzo a circa 20 Km, da Adrano. Oggi autostrada comoda, ma a quel tempo stradale di campagna accomodato con breccia e creta sino a Torina. Passava dalle Casotte la trazzera medioevale che, scendendo da Randazzo per valli e monti, toccava il Castello Normanno di Spanò. Passa proprio alle Casette il fiume detto di Troina vhe affluisce al Simeto vicino Ponte Maccarrone, nel putno denominato “il Contrasto” e da qui s’inoltrala trazzera sino al territorio di Siracusa; trazzera ordinaria per gli armenti che scendevano dai monti o vi ritornavano. Le Casotte si raggiungevano a piedi, ore tre circa di strada, o dandosi il cambio su un carro siciliano, attrezzato dal padre dello scrivente, Nicolò La Mela. In tale gita la madre dello scrivente concedeva ai giovani due galline e tutte le uova della giornata (vi erano allevate circa 60 galline).

 

Partenza: Domnica dopo i “Diavolazzi” e ritorno nella giornata di martedì. Era in programma una scorpacciata di ricottaa presso l’armento più vicino.

 

Calabrese: Oggi strada comoda, ma poco tempo addietro trazzera pietrosa, difficoltosa anche per gli asini; proprietà del socio Peppino Ciancio. Per generosa concessione dei sui genitori soggiornammo lì per due settimane. La località si raggiungeva a piedi con addosso il proprio bagaglio.

Giunti sul posto si sorteggiavano i posti per il riposo e si andava fra  i castagni a racimolare paglia e felci per formare un comodo pagliericcio. Spontaneamente tutti i convenuti stabilivano la comunità dei beni: pane, pasta e companatico; è da ricordare una pentola di acciughe sott’olio a cui tutti attingevano secondo l’appetito. I vari servizi: cucina, pulizia, spaccar legna, erano divisi a turno tra i presenti. La luce era approntata da lucerne ad olio; dopo cena si formava una processione afil aindiana e con a capo un giovane con una lucerna appesa ad un bastone si andva nel bosco recitando il santo Rosario e intercalando pensieri religiosi o letterari, o ascoltando fra le allegre risate le perfette imitazioni dipersonaggi fatti da Peppino dell’Erba.

 

Grotta degli Archi

Si sceglieva una serata di luna piena, con marcia di avvicinamento nelle ore pomeridiane si raggiungeva una località prestabilita: Marina in casa Corsaro, o in casa dell’Ing. Paratore, o allo Scolaro, si partiva a mezzanotte. Raggiunt Passo Mirto (alle ore quattro circa), si consumava an’abbondante colazione. Da questo passo un gruppo si distaccava per esplorare la “tacca” della neve per il rifornimento idrico. Raggiunta la tacca, bisognava distendersi a marca frontale per trovare il sentiero che portava alla grotta degli archi. Quis si passava la giornata e dopo il pranzo si ritornava agli alloggi passando per Intralio e Monte tre Fratelli.

 

Località interne Visitate

Agrigento, Siracusa, Augusta, Gela, Caltanissetta, Santuario del Tindari, Villa S. Giovanni, Cefaù, Palermo, S. Giovanni la Punta, S. Gregorio, Acireale, Giarre, Taormina, Naso, Catania, Paternò, Acitrezza, Valverde, Linguaglossa, Etna, Napoli, Roma,

 

Catania:

Visita a S. Agata- Gruppo Femminile “Divino Amore”.

 

Bei tempi davvero! La circum.etnea con lire 5 a testa, andata e ritorno, ci concesse 2 vetture per portare a S. Agata 125 giovanette e fanciulle. La pioggia torrenziale di quel 12 febbraio (ottava della festa) non diminuì il fervore e l’entusiasmo di tutti noi. Il bacio delle reliquie della Vergine Martire catanese è durato alcune ore poiché le intervenute vollero rendero omaggio non solo a tutte le reliquie, ma rinnovarono il loro fervore parecchie volte. La visita ai luoghi, sacri del martirio di S. Agata, rimase indimenticabile.

 

Inseriamo qui qualche notizia sull’apostolato femminile.

In un tempo di carenza di sacerdoti, il sacerdote La Mela Antonino fu incaricato di iutare il canonico Bascetta nella chiesa di S. Leonardo; trovandosi in questa chiesa bene sviluppata la scuola di catechismo per le fanciulle, le dirigenti vollero fondare l’associazione femminile di Azione Cattolica intitolata a S. Teresa del Bambino Gesù. Nel mese di maggio, per dare il tempo necessario alle fanciulle di trovarsi a scuola in orario, per taleassociazione veniva celebrato di buon mattino il mese in onore della SS. Vergine nella Chiesa del Rosario. L’orario mattiniero dava la possibilità a molte fanciulle anche residenti lontano d’intervenire a tale sacra funzione, Durante il tempo di guerra tale apostolato fu in parte sospeso.

Termina la guerra il canonico Bascetta ritornò nella sua completa attività a S. Leonardo. Frattanto si era ricostituita al Rosario l’associazione dei fanciulli cattolici; questi si riunivano tutte le domeniche per l’istruzione catechistica; un gruppo di essi veniva accompagnato dalle sorelline le quali ascoltavano l’istruzione. Una domenica le bambine furono invitate ad andare nella loro parrocchia perché questa era la chiesa frequentata dai ragazzi; ma loro sisposero: “noi non andiamo in nessuna parrocchia e vogliamo venire qua”. La domenica successiva vennero più numerose e così per le altre domeniche. Fu rivolto l’invito s tutte di andare in parrocchia ma la risposta fu uguale alla primal Ci sembrò un segno della Madonna che volesse anche un gruppo femminile ad onorarla in questa chiesa e allora si fecero venire di pomeriggio per l’istruzione. Nel giorno dellìImmacolata del 1947 il gruppo femminile delle fanciulle fu consacrato alla Madonna e così ebbe origine il “Gruppo Femminile DIVINO AMORE” formato da circa 70 bambine. Così il 2 febbraio del 1948 si potè effettuare un pellegrinaggio a S. Agata e vi parteciparono molte bambine e fanciulli.

Altre iniziative effettuate con ottimo successo: dopo scuola gratuito, preparazione alla scuola media, corsi scolastici popolari, scuole di taglio, opere caritativea favore dei bisognosi.

Il gruppo femminile ha raggiunto a piedi in vario tempo il Ponte dei Saraceni, le sorgenti delle Favarem i Sedili delle Muse al Simeto, Il ponte di ferro, Pompeiano, Ragona; in una di tali gite si è raggiunto il numero di 115 fanciulle e giovanette; si ricorda ancora dalle intervenute la celebrazione della S. Messa presso l’agrumeto del Cav.Francesco Sanfilippo in contrada Mandorleto. Le giovanette si sono distinte nel preparare la Befana per le persone bisognose raccogliento generi alimentari e vestiario; in occasione del terremoto della Valle del Belice furono allestiti 40 pacchi di vestiario nuovo, il tutto consegnato dallo scrivente al Comitato della Croce Rossa di Palermo per i terremotati; fu ancora spedita una buona somma per aiutare i bisognosi rimasti nella miseria.

La vita di formazione cristiana è stata espletata con la scuola di religione e con l’insegnamento della dottrina cristiana imartita alle piccole anche in preparazione della Prima Comunione e Cresima Una  cura particolare il gruppo femminile ha avuto per i fanciulli cattolici divisi in fiamme: Bianche, Verdi e Rosse; questi fanciulli hanno ricevuto ul’educazione cristiana appropriata alla loro età, passando poi alla sezione aspiranti ed ai  soci di gioventù cattolica queste anime hanno formato i migliori nostri giovani. Anche questo sodalizio ha contribuito in vario modo alla realizzazione del nuovo Rosario.

 

Palermo:

Gita di tre giorni organizzata dai giovani in comune con il gruppo Femminile. Per raggiungere più presto la città si scelse la via Nicosia-Cefalù, molto maleggevole poiché vi erano tratti non asfaltate e con scarpate pericolose, ma per la bravura dell’autista Maria, tutto andò bene.

 

A Cefalù visitammo la bellissima cattedrale; a Palermo: la Cappella Palatina, la Cattedrale, la chiesa degli Eremiti, Il politeama, la Villa Giulia e tutta la città in lungo e in largo. Giunti all’Ucciardone, l’autista fermò la macchina, e lesse ad alta voce la scritta scolpita sul frontone (a cui fecero coro tutti i gitanti). “Fui quantu poi, ma sempri cca t’aspettu”. Resta indimentibaile la visita alla grotta di S. Rosali sul Monte Pellegrino e la visita alla meravigliosa Cattedrale e all’impareggiabile Chiosco di Monreale.

 

Napoli 5 agosto1962.

Questa gita fu sognata dai giovani per ben tre anni poiché bisogno raggiungere la somma di L. 180.000. Finalmente nel pomeriggio del 5 agosto 1962, assieme al gruppo Femminile (eravamo 75), si partì per Napoli.

 

 Le peripezie della notte rimangono tra le avventure non più dimenticate. Ad Amantea di fatti si intraprese una strada errata e fu la SS. Vergine che ci liberò da pericoli impensati. Paestum fu raggiunta nel tardo pomeriggio. A  Salerno si pernottò felicemente ed il 7 agosto a Pompei fummo tutti all’altare della SS. Vergine con una comunione proprio generale. Pompei vecchia ci ha lasciato tanti bei ricordi. Napoli fu girata in lungo e in largo: Catedrale di S. Gennaro, Castello dell’Ovo, Giardino zoologico, Acquario, Campo sportivo, Vomero, Camaldoli, Villa, Ecc… la gita durò otto giorni; nell’ultima giornata i gitanti furono lasciati liberi; alcuni andarono a Caserta, altri a  mare, il vento non permise di andare a Capri; altri ancora organizzarono un pranzo comunitario.

L’avventura di Napoli non termina qui. Infatti partiti dalla città a notte inoltrata, la stanchezza ci fece precipitare in un sonno profondo e questo impedì di leggere la segnaletica stradale; anche l’autista avrà avuta alquanta sonnolenza, poiché al mattino ci trovammo col mare a sinistra producendo in noi meraviglia. Ma tale meraviglia svanì quando entrammo nella città costiera di Rossano-Calabro: invece del Mar Tirreno avevamo raggiunto il Mare Ionio. Questo secondo errore andò in meglio poiché ci permise di vedere il paesaggio della Sila, Cirò, Crotone e Catanzaro lido.

 

1° Calcio.

In questo capitolo di “Vita Allegra” sarebbe opportuno parlare dello sport e specialmente di quello preferito dai nostri giovani, il gioco del pallone, ma ci si dovrebbe dilungare molto; accenniamo solamente ai vari e vivaci tornei tra squadre di calcio cittadine con la conquista di varie coppe di 1 e 2 grado messe in palio: la squadra di calcio “Adrano”, è stata a varie riprese rinvigorita dai nostri migliori calciatori: ricordiamo: Pierino del Bene che ha fatto parte di squadre nazionali di serie A.

Ecco come Pierino sintetizza la sua carriera “Gran merito ha avuto la vita Rosariana nella formazione della mia attività calcistica. Essa è nata nel campetto del Rosario, sott lo stimolo delle contiune bataglie sportive contro l’Associazione S. Francesco; mi sono messo in luce tanto da passare all’Adrano. Nel ’53 il gran volo al Napoli fra campioni del calibro di Amodei, Bugatti, Vinicio, Vitali, Del Vecchio, Pesio, ecc… Ho avuto molte richieste, e poiché provenivo dalla gavetta, come suol dirsi, i dirigenti hanno voluto sempre tenermi a Napoli, dove negli anno 55-56-57m ho assaporato la gloria del titolare.

 

Il calciatore da 6.ooo.ooo milioni (tanto mi avevano cimprato dall’Adrano), era riuscito a togliere il posto in squadra a Greco e solo per un triste infortunio ho dovuto mitigare la mia piena attività. Ho preferito quindi alle grandi squadre, quelle di provincia. Con tutto ciò nelle stagioni 60-61, ho disputato due magnifici campionati nell’Udinese in serie A. Per contrasti con l’allenatore sono passato al Vares ove nel 63 facemmo una grande scalata dalla C alla B. A questo punto; gli anni, il matrimonio e la realtà della vita mi hanno dissuaso a dedicarmi a cose più consistenti. Nella Cremonese, in serie C l’ultimo canto del cigno e poi, l’addio al calcio.

 

Questa rivista di “vita allegra” non farà credere ai nostri amici che la vita al Rosario sia tutto gioco e divertimento. La formazione cristiana è svolta nella pratica dei seguenti articoli: scuola di religione, dialoghi formativi, conferenze istruttive su argomenti letterali, relisiosi morali (spesso tenuti dagli stessi soci), I Migliori temoi vengono raccolti e conservati accuratamente.

 

2° EUCARESTIA

La devozione alla S. Eucarestia è la base di tutta la formazione di un cristiano e particolarmente dei giovani di azione cattolica. Le pratiche particolari devote dei Rosariani sono le seguenti:

1.       S. Messa celebrata in forma comunitaria e secondo le riforme liturgiche attuate di volta in volta.

2.       I primi venerdì del mese.

3.       Via Crucis nel tempo di quaresima.

4.       Prima comunione con preparazione adequata remota e prossima; secondo il numero dei comunicandi (fanciulli e fanciulle) si è tenuta anche tre volte l’anno: Pasqua o Giovedì Santo, a chiusura del mese di maggio e per il Corpus Domini.

5.       Nel Giovedì Santo, visita a Gesù Eucaristico nelle varie chiese.

6.       Prima della formazione delle Parrocchie, nella nostra chiesa si teneva la preparazione alla Cresima.

Dall’amore alla SS. Eucarestia è sgorgato nei giovani l’amore per i bisognosi e difatti duratnte la Presidenza dei giovani Maccarrone Stefano e Fallica Placido, ispirati da Federico Ozanam, fu fondata al Rosario “la Conferenza di S. Vincenzo dei Paoli” che dopo qualche anno, per un maggiore incremento, fu trasferita in Chiesa Madre.

 

3° - SS. Vergine

Tutta l’azione della Casa del Fanciullo”Maria SS. Del Rosario” è concentrata in onore alla Madonn, FFINCHè LA ss. Vergine sia il faro luminoso per i Rosariani in tutta la vita e passaporto sicuro per l’eternità.

Il mese di Maggio con grande devozione, frequentato da moltissimi fanciulli e fanciulle, che attratti da un ricordino loro promesso (a fine mese) onorano la SS. Vergine con affetto. Al mattino S. Messa del gruppo femminile, clebrata in orario che faciliti l’ingresso a scuola regolarmente, è frequentata da centinai di ragazze.

Mese di Ottobre: La S. Messa vespertina è allietata dai canti liturgici e seguiti all’unisono dalla gioventù maschile e femminile.

2) Primi sabati del mese.

3) Ogni sabato, ad ora comoda, recita in comune del S. Rosario, canti e benedizione eucaristica; letture ricavate dall’Antico e dal Nuoovo Testamento con appropriato commento.

4) Visita ai santuati dedicati alla SS. Vergine.

 


Feliciusa