SAC. GIUSEPPE
GALLUZZO
Poeta e Filosofo
Il sacerdote Giuseppe Galluzzo, Principe dell'
"Accademia dei Temperati", poeta e filosofo, visse
nel XVII secolo.
Insegnò eloquenza a Palermo per alcuni anni, dove
fece stampare diverse opere: "Decisione poetica"
sull'antica questione "chi sia più potente: Amore o
Sdegno"(1669), "Prosodia sive ars metrica", "Pastor
Fortunato", tragicommedia pastorale e l' "Arianna",
tragedia (1670).
A Napoli pubblicò un poemetto in ottava rima ,"Il
Mongibello vomitante fuoco", in cui descrisse la
disastrosa eruzione dell'Etna del 1669 e i
"Componimenti spirituali" (1669).
L'insigne letterato compose anche l' "Apologia a
Giovambattista Guarini" e dei II Sonetti e
madrigali" .
. Alla fine del 1800 il Cav. Girolamo Floreno trovò
nella Biblioteca nazionale di Firenze dei
manoscritti del Dott. G. Galluzzo, accompagnati da
una lettera di dedica al Granduca di Toscana
Ferdinando dei Medici.
Gli scritti del Galluzzo, infatti, erano piaciuti
molto a Ferdinando dei Medici, che li aveva fatti
conservare nella sua Biblioteca privata
Le opere dell' illustre poeta adornese, che in
originale si conservano nella
Biblioteca Nazionale di Firenze e in fotocopie e
microfilms nell'Archivio storico, artistico e
letterario del Castello Normanno,sono purtroppo
difficili a
leggersi e ad interpretarsi perché manoscritti.
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