Monumento ai Caduti - Bloc Notes Ottobre 2010

Decoro e dignità di chi sacrificò la propria Vita

Da sempre imonumenti, collocati in aree pubbliche, sono stati eretti a ricordo di persone o di un importante avvenimento.
Un particolare ed importante significato hanno assunto, nell’immediato dopoguerra della prima guerra mondiale, 1915-18, i monumenti pubblici in memoria dei caduti in guerra; infatti, non c’è centro cittadino, piccolo o grande, nel quale non sia stato eretto un monumento ai caduti in guerra.
Anche in Adrano, già, nel 1920, il commissario prefettizio dott. Enrico De Maria, con una sua deliberazione del 07.10 1920, così si esprimeva: “La nobile iniziativa è stata splendidamente secondata da questa cittadinanza, tanto che le oblazioni ed altri proventi hanno fruttato £. 25.000 circa” (£.10.000 a carico del comune e £. 15.000 ricavati dalla sottoscrizione popolare).
Per il monumento sono stati presentati quattro bozzetti ed incaricato del loro esame è stato scelto il prof. architetto Fichera Francesco.
Rileggendo la relazione dell’ar-chitetto Fichera, si evince che i bozzetti sottoposti al suo esame appartengono a quattro partecipanti e, precisamente:
1) Grassi Gaetano: il bozzetto rappresenta l’Italia che conforta e indica la via della gloria e del dovere;
2) Condorelli Luciano: il bozzetto è rappresentato da un gruppo di due fanti, l’uno caduto in difesa della bandiera, che stringe nell’ultimo palpito e l’altro in atto di battersi disperatamente nell’atto di lanciare una bomba;
3) La Naia Angelo: un bozzetto vivace ed espressivo; rappresenta due figure di guerrieri che pian-tano il vessillo romano sulla terra duramente conquistata, mentre una Nike alata diffonde lo squillo della vittoria;
4) Vincenzo Romeo: su di un plinto prismatico, formato da masse geometriche, opportunamente sovrapposte e congiunte, si erge un guerriero di maschia e solenne espressione; egli ha vinto e rotto le catene che tenevano avvinte in schiavitù le due città redente (Trento e Trieste).

Dopo l’esame delle opere pro-poste il Fichera così conclude: “Per i motivi sopra esposti, mi permetto di indicare il bozzetto del Sig. Romeo, come quello degno di essere scelto e passato in esecuzione, aggiungendo qualche mio modesto parere”.
In quanto alla scelta del posto in cui sistemare il monumento, il prof. Fichera scarta la piazza S. Agostino, poiché: “la piazza è troppo grande, troppo squallida per ricevervi un’opera d’arte, in un ambiente inospitale e, per giunta, lontana dall’abitato”.
Propone, pertanto, due soluzioni: la prima nell’area racchiusa tra il municipio, il castello e la cattedrale; la seconda nell’attigua piazza Umberto I, opportunamente sistemata, poiché questa è raccolta e propor-zionata nelle sue dimensioni principali per accogliere il monumento in buona armonia di rapporti.
Nella delibera del commissario prefettizio, sopra citata, fra i punti più importanti, troviamo: Il costo dell’opera, £. 50.000 da completare con una nuova sottoscrizione popolare; provvedere al pagamento al Sig. Romeo con una prima rata di £. 15.000 all’atto della stipula del contratto, con una seconda rata di £. 10.000 a fine gennaio del 1921, una terza di £. 10.000 al 31 luglio dello stesso anno e le residuali £. 15.000 alla consegna dell’opera Però, il 25.04.1922, il prosindaco Sac. Vincenzo Bascetta scriveva al prof Romeo: “Essendo venuto meno il contributo del Comitato sorto fra gli adornesi residenti a New York e Brooklyn , questa amministrazione non è più in grado di erigere il monumento ai caduti, la cui esecuzione sarebbe stata affidata al prof. Vincenzo Romeo. Pregolo, pertanto, volere trasmettere la nota delle spese sostenute per il progetto per provocare i relativi provvedimenti di pagamento”.
Alle richieste del Sig. Romeo, dopo varia corrispondenza, dalla parcella presentata (£. 5.278 per spese varie, viaggi, soggiorni a Ca-tania e £. 2.000 per compenso bozzetto), l’Amministrazione comunale ha liquidato la somma di £.2.000.
Sebbene il progetto del La Naia , a giudizio del prof. Fichera non era stato scelto come il vincitore, il comitato civico, successivamente alla lettera del prosindaco Bascetta del 25.04.1922, accettava e faceva proprio il bozzetto di Angelo La Naia per realizzare il monumento ai caduti
Il Romeo, faceva rilevare che: “nel Giornale d’Italia” dell’8 dicembre 1922, il monumento ai caduti di Adernò dovrà essere eseguito dallo scultore A. La Naia, il quale, però, non era stato scelto quale vincitore.
Dopo i giorni e i mesi burrascosi dell’anno 1922, con le elezioni del 1923 (legge Acerbo), il 16 dicem-bre 1923, viene eletto sindaco il Cav. Agatino Chiavaro, il quale, fra le molteplici realizzazioni in Adra-no, inizia con la sistemazione del giardino pubblico (Giardino della Vittoria), progettando di sistemare al centro dello spazio destinato a verde, il monumento ai caduti.
Infatti, nella realizzazione dei viali e delle aiuole, la cui pro-gettazione era stata affidata ad Angelo Lauricella, si è tenuto conto del posto dove doveva essere collocato il monumento ai caduti; difatti una serie di viali a raggiera convergono nello spazio dove è stato collocato, su di un grande terrapieno, il gruppo bronzeo del La Naia.
Il terreno per il giardino pubblico era stato acquistato nel 1915 dall’allora prosindaco Sac. Vincenzo Bascetta, mentre la “passeggiata pubblica” esisteva già dai primi anni dell‘800.
Sicuramente la scelta del posto dove collocare il gruppo artistico del La Naia si deve al nuovo sindaco Chiavaro.
Nel frattempo, con una lettera del 1923, si comunicava al sindaco che dall’Arsenale di Napoli venivano inviati due cannoni austriaci, bottino di guerra, per essere collocati ai lati del monumento.
L’inaugurazione è avvenuta, con grande pompa e con la presenta di molti ed importanti autorità, il 31 marzo 1924 ed il discorso inaugurale è stato tenuto da Filippo Ferlito, discorso accorato, spesso commovente, ma sempre esaltante i valori della Patria.
Nel discorso di saluto il sindaco cav. Agatino Chiavaro ringrazia tutte le autorità presenti e in particolare gli Adornesi d’America per il loro obolo che ha permesso la realizzazione dell’opera ed ancora: “Il voto allora concepito come un bel sogno radioso, coltivato religiosamente nell’animo come il primo dei miei doveri è, oggi, compiuto ed oggi consegno al paese ed alla storia il monumento che qui vedete, opera sapiente del concittadino Angelo La Naia. I nomi dei gloriosi caduti, scolpiti nel bronzo, possano a coloro che verranno cantare in questo giardino, destinato alle ri-membranze della grande vittoria, l’eterna canzone dell’invitto valore italico”.
Il gruppo monumentale, come si vede nella foto, è stato alleggerito, come aveva suggerito il prof. Fichera, togliendo il sarcofago degli eroi, le palme del martirio che circondano l’elmetto e la spada.

Ben presto il luogo prescelto per la sistemazione del monumento ai caduti al centro della villa con di fronte il palco per la musica non è stato gradito a tutti.
A tal proposito si conservano in archivio lettere di disappunto e molto importante è quella a firma dell’autore dell’opera, lo scultore A. La Naia, il quale in una lettera inviata al sindaco, in data 14 nov. 1932 – XI°, così si esprimeva: “Il suo illustre precedessore, Cav. Ciancio, accogliendo un mio vivo desiderio, che poi è anche quello della cittadinanza adranita, si interessò dello spostamento del monumento ai caduti, che, per una gretta opposizione di allora, sorge infelicemente nel Giardino della Vittoria.
Mi rivolgo ora alla S. V. Ill.ma perché voglia benevolmente riprendere in considerazione il progetto, che porterà grandi vantaggi estetici e razionali al monumento e ad una delle più belle piazze di Adrano”. Seguono i dati tecnici per lo spostamento.
Dopo 40 anni il nostro mo-numento ai caduti (anno 1974, sindaco Enzo Miraglia) ha trovato una sistemazione nell’ampia piazza intitolata ad A. Diaz, artefice, sul campo, della vittoria della guerra 1915-18.
Però, negli anni, e lo è tutt‘oggi, ancora di più, il monumento è soffocato da un indecente ed indecoroso parcheggio di macchine.
Noi di Bloc Notes avevamo, negli anni passati, proposto un progetto che isolava ed esaltava il monumento proteggendolo con un grande aiuola di verde ed una siepe di alloro.

Monumento Caduti alla Villa

 



 

 

Prof. Abbadessa

2010 - Ottobre

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